Dario Galimberti

La ruggine del tempo

Un giallo, certo. Però arrivata all’ultima pagina sono rimasta con la sensazione di aver fatto un’incredibile incursione nel tempo, di aver vissuto per un po’ come si viveva ormai un secolo fa. Un’esperienza affascinante e molto soddisfacente. La scrittura è elegante, intelligente e garbata, la storia intrigante e profonda, il risultato ottimo.
Gabriella Grieco, La bottega del giallo (03-11-2022)

Si nota come “La Ruggine del Tempo” sia un romanzo che offre vitalità e vita, non come un susseguirsi di vicende e colpi di scena, bensì come escursione, o immersione se si preferisce, in una trama ed in vicende ricche di dati, informazioni e suggestioni, presentate con grande abilità ed innegabile conoscenza, frutto di ricerche ma anche di sincero amore per luoghi, ambienti e Storia di questi.
Adriano Brandolini, Adribrando: Letto, Visto, Ascoltato, Scritto... (23-02-2022)

Il delegato si dimostra un attento osservatore e con un gran fiuto, riesce a trovare le prove sia per il primo caso che per il secondo, c’è un bel connubio di passato e presente, lo scrittore riesce a tenerti incollato fino alla fine, anzi e proprio qui che il romanzo si manifesta in tutta la sua bellezza.
Angelica, Amo i libri (22-10-2021)

Il romanzo è scritto molto bene, ben articolato e porta il lettore a scoprire la storia man mano che la vicenda va avanti, accompagnandolo nelle vicende di Ezechiele. I dialoghi sono portati avanti splendidamente dallo scrittore, che fa si che non venga lasciato nulla al caso, intrecciando due casi che a prima vista possono sembrare molto lontani tra loro, dove a prima vista non sembra essere presente un legame ma questo è ben stretto e ben forte.
Lorenzo Peluffo, Amo i libri (18-10-2021)

Ed è così che Ezechiele Beretta, coadiuvato dal fedele appuntato Tranquillo Bernasconi, si troverà faccia a faccia col male in persona radicatosi nel tempo tanto da divenire ruggine. In definitiva un giallo d’altri tempi, scritto in maniera fluida, con una credibile ricostruzione storica dell’epoca, sensibile anche al tema dell'immigrazione, e che riesce ad accattivare il lettore tenendolo incollato fino all’ultima pagina.
C.I., Leggere:tutti (05-10-2021)

In ogni riga, e in generale nella saga del poliziotto Beretta, emerge un profondo amore per i luoghi raccontati.
Paola Bianco, Il giornale dell'Architettura (13-09-2021)

Scritto con notevole maestria, La ruggine del tempo è un romanzo denso di vita, ma non alla maniera del solito noir americano di terza categoria che diventa poi, guarda caso, quasi sempre un bestseller e dove accade un po’ di tutto: pagina dopo pagina ci immergiamo in un’opera composta con grande abilità e conoscenza e, nonostante ciò, pur sempre vitale e avvincente. Pare sia il primo capitolo di una serie dedicata al delegato di polizia Ezechiele Beretta. Bene. Perché Dario Galimberti, che non è ancora molto noto, ha tutte le carte in regola per diventare un nome di punta della scena noir in lingua italiana.
Domenico Volterra, Mangialibri (10-09-2021)

Ho apprezzato molto l’inserimento di un ricordo storico sui nostri migranti che partivano con la valigia di cartone per raggiungere altri stati in cerca di fortuna. Un accenno sociale è sempre utile anche se non inerente al genere letterario; personalmente ritengo che uno scrittore valido debba lanciare messaggi positivi.
Miriam Ballerini, Oubliette Magazine (09-09-2021)

Al di là della trama gialla condotta magistralmente dall’autore, quello che spicca nel libro è la qualità dei personaggi e la capacità do ricostruire un ambiente, una città, un modo di vivere e di essere.
Luciano Bona, La Bisalta (03-09-2021)

Galimberti restituisce lustro ai tempi passati, a vicende al limite tra realtà e fantasia, con un impianto narrativo poliziesco avvincente e ben delineato, a discapito della parte più storiografica che rimane in secondo piano.
Roberto Orsi, THRILLER STORICI E DINTORNI (02-09-2021)

Non voglio svelarvi altro, ma Dario Galimberti, in questo romanzo edito da DeA Planeta vi accompagnerà nella Lugano tra fine '800 e primi del '900, riuscendo a togliere "la ruggine del tempo", così come recita il titolo, senza essere banale. In realtà conquisterà la vostra attenzione un po' alla volta, complice un linguaggio che vi porterà davvero indietro nel tempo.
Mary Marzocchi, Babele letteraria (24-08-2021)

Galimberti tesse una trama dalle diramazioni imprevedibili che si aprono, rivelazione dopo rivelazione, nella mente del nostro delegato. Forse gli eventi di cinquant'anni prima non sono altro che una causa pronta a scatenare micidiali effetti anche nel presente. Perché un fatto è certo: la ruggine può intaccare il tempo, ma c'è sempre qualcuno che, alla fine, conserva i ricordi di ciò che è stato, specie di un atroce crimine. Un libro che promuovo a pieni voti, molto ben scritto e che mi ha davvero convinto. Da leggere!
Delittiamoci, Delittiamoci Instagram (15-07-2021)

Lo stile di scrittura è particolarmente descrittivo, trasportandoti così nei luoghi in cui si svolgono le vicende. Mi è piaciuto molto conoscere anche dettagli storici reali sul Castello di Trevano.
Debbie Soncini, debbie_soncini Instagram (07-07-2021)

In un mondo editoriale saturo di romanzi che emulano grandi gialli del passato, questo libro ha sicuramente una marcia in più.
Marina, marinatraversa1 Instagram (21-06-2021)

Un buon giallo, ricco di vicende che tra passato e presente si annodano e che crea nel lettore una certa aspettativa per la risoluzione del thriller. Non voglio addentrarmi troppo nella storia in sé, per timore di svelare avvenimenti che potrebbero far affiorare soluzioni che sono solo dedicate a chi legge e che devono essere scoperte man mano che si prosegue nella lettura di questo caso intricato. C'è una circostanza che, ritengo, non sia stata ben chiarita, ma non inficia assolutamente nella soluzione della storia. Ripeto è un buon giallo che consiglio a chi ama questo genere di lettura.
Iaia, La biblioteca del libraio (07-06-2021)

...Ecco allora che sarà consigliabile avere tra le mani questo libro di una voluminosità che gli conferisce autorevolezza e che rappresenta la proposta più sicura e tradizionale di trama gialla che possiamo trovare. Senza addentrarci in paragoni inopportuni, ci sembrerà di leggere Agatha Christie oppure, nei suoi passi migliori, addirittura Arthur Conan Doyle...
Gioacchino De Chirico, Pulp Libri (05-06-2021)

Il cold case viene brillantemente risolto coinvolgendo il lettore nel lento e preciso riannodare le fila delle diverse indagini. Tutto alla fine torna e non restano ombre o dubbi sull’accaduto.
Cristina Bruno, Milano Nera (02-06-2021)

Lo stile forbito ma mai lezioso e la curiosità che Galimberti stuzzica nel lettore mi hanno tenuta incollata alle pagine fin da subito facendomi sentire coinvolta negli eventi narrati.
Francesca Mancini, Contorni di Noir (01-06-2021)

...aggiungono a questo libro un qualcosa che va al di là della classica indagine poliziesca che è un intreccio ben congeniato che si snoda pagina dopo pagina aggiungendo i tasselli come in una partita a domino. È un percorso storico geografico con il sapore di un secolo appena finito e che a volte dimentichiamo.
Manuela, Libriamoci913, condividiamo l'amore per i libri (01-06-2021)

Il nuovo e coinvolgente romanzo dell’architetto/scrittore è una storia che viaggia nel tempo, inizia nel passato e si conclude nel presente. Ecco spiegata la scelta della frase di esergo del libro tratta dal capolavoro di Erich Maria Remarque Niente di nuovo sul fronte occidentale.
Alessandra Stoppini, SoloLibri.net (29-05-2021)

La ruggine del tempo di Dario Galimberti edito da Libromania. Gran bel libro e ammetto che lo scrittore mi ha piacevolmente sorpreso [...]. Un romanzo che non lascia scampo al lettore che deve per forza andare avanti per scoprire la verità.
Maria Alessia Del Vescovo, Polvere di parole (26-05-2021)

In effetti, l’interesse e il «motore » di questo bel romanzo di Dario Galimberti, dal classico andamento di un’ «indagine ragionata », sono entrambi strettamente collegati proprio alla testa, ai ragionamenti, alla sapienza e alla tenacia del prode Ezechiele Beretta.
Sergio Roic, Corriere del Ticino (25-05-2021)

Mi ci voleva proprio una lettura di questo tipo: gentile, pacata, raffinata, elegante. Il genere è senza dubbio quello che preferisco: un giallo classico, con un classico investigatore, il delegato di polizia Ezechiele Beretta, che indaga utilizzando come strumento principale il proprio cervello, la propria capacità di osservazione, l’astuzia di cui qualsiasi detective, di carta o reale, dovrebbe essere dotato quale requisito minimo indispensabile.
Claudia Cocuzza, ThrillerNord (24-05-2021)

Al di là della trama gialla condotta magistralmente dall’autore, quello che spicca nel libro è la qualità dei personaggi e la capacità di ricostruire un ambiente, una città, un modo di vivere e di abitare, che ci riportano indietro nel tempo.
Elisabetta Bolondi, SoloLibri.net (23-05-2021)

Giallo che è al di fuori dei soliti gialli, scrittura diretta, garbata, ironica, tra la suspence ed il mistero, ma con realismo. Il Beretta poi si definisce da sé. Mi è piaciuto moltissimo, bello, bello, bello. Per chi ama un genere scritto in maniera diversa. Consiglio.
Michela Martinotti, librielibri_di_michela, Instagram (21-05-2021)

Lo stile ampiamente descrittivo ed empatico mi ha tenuta incollata alle pagine fin da subito facendomi vivere in prima persona gli eventi narrati. Il delegato è una figura estremamente affascinante ed intelligente ed è stato favoloso entrare nel vivo delle sue teorie sugli accadimenti.
Carolina, Il mio mondo. La mia passione per la lettura (17-05-2021)

I suoi personaggi, in primis Ezechiele Beretta, possiedono personalità ben delineate e risultano altrettanto ben caraterizzati ed inseriti nella storia tanto da considerarli quasi reali. La ruggine del Tempo è un thriller ben congeniato che saprà regalarti della grandi emozioni.
Marianna, Emozioni in carta (11-05-2021)

La scrittura presente in queste pagine è precisa, curata, coinvolgente, in grado di riportare il lettore in quegli anni compresi tra il Primo e il Secondo Conflitto Mondiale in cui il tempo sembra fermarsi tra la voglia di ricominciare e la paura di ritrovarsi nuovamente senza nulla.
Valentina, Lalettricesovrana Instagram (11-05-2021)



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